La crisi del Centrosinistra a Corsico, 2002/2003

Breve cronistoria - Le posizioni del PRC

La maggioranza di centro-sinistra che governa Corsico entra in profonda crisi all'inizio del 2002: quattro consiglieri comunali (tre dei Ds e uno dello Sdi) ritirano il loro appoggio alla Giunta Graffeo, facendo venir meno i numeri necessari per governare. Con grande senso di responsabilità nei confronti della cittadinanza, in occasione del Consiglio Comunale del 25 marzo 2002, Rifondazione Comunista evita il commissariamento del Comune (di ben quindici mesi) e la conseguente paralisi amministrativa, esprimendo un voto tecnico favorevole al bilancio comunale; allo stesso tempo, il PRC ha impedito alle destre di approfittare del collasso della maggioranza. Non si tratta tuttavia, ovviamente, di una delega in bianco al centro-sinistra. La posizione del PRC è molto chiara: permanendo siffatta situazione è necessario tornare comunque alle urne nella primavera del 2003.
Riportiamo qui di seguito i testi integrali dell'intervento e della dichiarazione di voto finale del Consigliere Comunale del PRC Claudio Mendicino, pronunciati in occasione del Consiglio Comunale del 25 marzo 2002:

Il perdurare della profondissima crisi nella maggioranza di centro-sinistra, la palese inettitudine dell'opposizione di destra che dimostra di perseguire unicamente i propri interessi (la caduta della giunta Graffeo) anche in spregio ai più generali interessi della città, nonché l'infondata campagna di disinformazione condotta da parte della stampa locale, rendono necessario un intervento di ulteriore chiarimento da parte di Rifondazione Comunista. Nel mese di novembre del 2002 viene pertanto distribuito ai cittadini di Corsico un approfondito documento informativo in merito alle posizioni del PRC sulla situazione politica comunale, sotto forma di lettera aperta. Ne riportiamo qui di seguito il testo integrale.

L'Ulivo di Corsico rifiuta pervicacemente di giungere ad un'accordo politico-programmatico con Rifondazione Comunista e la crisi rientra all'inizio del 2003: i quattro consiglieri dissidenti, insieme ad un altro consigliere comunale che esce da Forza Italia, creano un nuovo gruppo consiliare, "Corsico in movimento", e rientrano in maggioranza. Il signor Graffeo, pur di non stringere accordi con il PRC, si consegna in ostaggio a chi lo ha ricattato per più di un anno, facendo senza pudore alcuno una squallida campagna acquisti di consensi anche tra le file della destra.


Home Page PRC Corsico